Perché il ciambellino è così importante?
Durante le festività, di qualunque tipo, i dolci sono i protagonisti principali delle tavole: a Natale il panettone, a carnevale gli stracci e a Pasqua la colomba. In Valdichiana però c’è un dolce che non può mancare e che vince su tutti gli altri: il ciambellino.
Come accade spesso, quando una tradizione è molto importante, rilevante e di grande interesse per le persone coinvolte, significa che porta con sé una storia antica, piena di significato e di leggende.
Scopriamo quella del ciambellino.
Le origini di questo dolce vengono reclamate da molti paesi della Valdichiana ma a Foiano della Chiana oggi possiamo vantare di essere nominati su https://it.wikipedia.org/wiki/Ciambellino come i creatori della prima ricetta!
Il ciambellino è un dolce della tradizione povera toscana fatto con uova, farina, zucchero, burro ma anche succo d’arancia e limone. Oltre a questi ingredienti base, ognuno aggiunge o toglie a seconda delle proprie convinzioni ma non siamo qui per svelare il segreto del ciambellino di Foiano, se volete provarlo dovete venire qui. E’ fatto con una pasta friabile a forma circolare di circa 20 cm di diametro e con uno spessore medio, l’esterno rimane ruvido e rugoso per permettergli di svolgere una delle sue funzioni più importanti: l’inzuppamento!
In effetti sebbene il ciambellino venga prodotto per essere consumato il giorno di Pasqua, sia nella tradizionale colazione con affettati, uovo sodo e ciacciola che alla fine dei pasti inzuppato nel vino o nel vin santo, non rimane certo inutilizzato nei giorni precedenti o successivi alla festività. Per alcuni, il regno del ciambellino è nel latte (o caffelatte) la mattina per colazione…ogni mattina possibile!